Teatro

Magda Olivero: la scomparsa di una primadonna della lirica

Magda Olivero: la scomparsa di una primadonna della lirica

A Milano è mancata Magda Olivero. Nata a Saluzzo nel 1910, il soprano aveva compiuto 104 anni e mantenuto grandi lucidità e ironia, unite a cultura e piacere di stare con la gente. L’Italia della cultura e della musica perde con lei una protagonista, depositaria di una prassi musicale canora fatta di intelligenza, passione e profonda connessione con le radici culturali del repertorio italiano tra Ottocento e Novecento. Le sue presenze a Milano, pur non numerosissime, testimoniano le fasi della sua carriera e comprendono alcuni dei titoli più significativi del suo repertorio. Magda Olivero debutta al Teatro alla Scala il 23 aprile 1938 come protagonista di Marcella di Umberto Giordano in una serata di gala per la Giornata delle Nazioni diretta da Franco Capuana e torna l’anno successivo in alternanza con Mafalda Favero nella parte di Mimì ne La bohème diretta da Umberto Berrettoni. Dopo la lunga pausa della sua carriera in seguito al matrimonio con Aldo Busch, Magda Olivero torna al Piermarini nel 1958 in Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea e nel 1959 (foto), al fianco di Mario Del Monaco, in Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai, entrambe dirette da Gianandrea Gavazzeni. L’ultima, leggendaria apparizione scaligera fu nel 1974 nei panni di Kostel’nika nella Jenůfa di Leoš Janáček.
Voce carismatica, attrice formidabile, intelligenza pronta e tagliente fino alla fine, la Olivero fu, oltre che indimenticata Violetta e Medea, straordinaria interprete del repertorio pucciniano e verista, eseguito sempre con dizione perfetta e scolpita e un rigore musicale che traeva origine dagli studi giovanili di armonia e composizione. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo tra i melomani.